Ho giocato un campionato pi che perfetto
2012 marzo 26
Siam poi gente pacifica, noi di Quasi Rete / Em Bycicleta, ma quando si tratta di difendere un simbolo caro mettiamo da parte la reticenza (non la cavalleria) e ci rimbocchiamo le maniche per darcele di santa ragione. Inevitabile, il primo scontro archetipico fra Gino Bartali, degnamente rappresentato dallo Zio Aramis Gianni Bertoli, e Fausto Coppi, altrettanto degnamente rappresentato dallo Zio Athos Andrea Maietti. Lo scontro si svolger in otto round, uno al giorno da qui alla settimana prossima. vous. [ag]
di Gianni Bertoli, Aramis L TM tutto sbagliato, l TM tutto da rifare avrebbe certamente detto Gino Bartali apprendendo di questo confronto tra un bartaliano e un coppiano sotto la regia di Quasirete Em bycicleta. Mi pare di sentirlo il vecchio Gino: Te,tu, Aramis, un vorrai miha stare zitto senza protestare. Per prima cosa partiamo dal principio: il titolo. Questo Bartali TM messo subito in seconda posizione prima ancora di discuterne e quello l gi primo in partenza Un si poteva mettere i cognomi in ordine alfabetico? L TMalfabeto l TMhanno inventato da n bel po TM e un offende nessuno. E poi e poi, perch t TMhanno fatto partir per primo? L TM n po TM come partire n testa per na volata. Quello dietro ti prende la rota, poi ti salta sul traguardo e ci fai la figura del bischero. Eh, quel professore l ” come si chiama? ” quell TMAthos l l TM n bel furbone. E, per ultima cosa, quella faccenda l delle millottocento battute al massimo l TM n tranello. Tu sei n po TM come me: vai bene sui percorsi lunghi, su quelli brevi fai fatica a carburare. Millottocento battute per te sono come na corsa di centodieci chilometri per me. Che corsa l TM? Dammi retta, fuma na sigaretta e bevi n paio di caff belli forti cos il cuore va su di giri prima. Va e battiti con onore com TMha fatto sempre l vecchio Gino.
Beh, allora, cerchiamo di partire in quarta. Per prima moncler donna cosa bisogna considerare la differenza d TMet: cinque anni e quattro mesi hanno certamente favorito il pi giovane, cio Coppi. Il Giro d TMItalia del 1940 fu vinto dal moncler saldi outlet giovane Fausto, gregario di Gino, solo perch nella seconda tappa, lungo la discesa della Scoffera, un cane fece cadere il capitano della Legnano che diede l TMaddio alla vittoria del Giro. Gino fu determinante per il successo dell TMinesperto Fausto specialmente sulle Dolomiti dove il corridore di Castellania and in crisi nera. Questo concetto stato confermato anche da un coppiano accanito come il moncler outlet serravalle grande Gianni Brera.
Va poi detto che gli anni di guerra hanno danneggiato pi Bartali, nel pieno del vigore fisico (dai venticinque ai trentuno anni), che Coppi, grandissimo ma ancora un po TM acerbo (dai venti ai ventisei anni). Il grande Jacques Goddet ebbe ad moncler donna affermare che, senza la guerra, Bartali avrebbe vinto dieci Tour de France. Troppo buono Goddet, ma vuoi che in sei anni almeno un paio di Tour il giovane Gino non li avrebbe portati piumini moncler uomo a casa? E, magari, qualche Giro?
Va ricordato inoltre che lo scoppio della guerra imped lo svolgimento dei mondiali in Italia. Avrebbero dovuto svolgersi a Varese su un circuito disegnato apposta per Gino.
Che non fosse una giornata positiva per il Pescara di Zeman avremmo dovuto capirlo subito e invece non abbiamo dato nessuna importanza agli accadimenti.
Arriviamo ad Ascoli Piceno alle 12.30, la partita inizia alle 15.00, c TM tempo solo per un veloce spuntino. Parcheggiamo la macchina molto distante dallo stadio per evitare brutte sorprese all TMuscita e cerchiamo il negozio di frutta e verdura che ci hanno indicato per mangiare le olive ascolane. Lo abbiamo ripetuto come un mantra fin dalla partenza: oggi si pranza con olive ascolane e bollicine. Il moncler outlet trebaseleghe negozio di frutta e moncler bambino outlet verdura in realt un piccolo bazar, si vende un po TM di tutto compreso cibo da asporto. Quando arriviamo quasi ora di chiusura e lo capiamo dall TMaria insofferente con cui ci accolgono. Non abbiamo dubbi su cosa ordinare ovviamente: Olive ascolane, diciamo all TMunisono.
Oggi niente olive, non le prepariamo tutti i giorni. Abbiamo patate al forno, melanzane e carciofi. E poi ci sono anche i fiadoni. Risponde la pi giovane delle tre.
Come i fiadoni rispondo d TMistinto veniamo dall TMAbruzzo a mangiare i fiadoni da voi nelle Marche?. Le tre ragazze si guardano e sorridono. Ci guardiamo anche noi, siamo tre contro tre, e dopo una breve indecisione ordiniamo. Prendiamo una porzione di patate e carciofi, una di patate e una terza di melanzane. E due moncler outlet online uomo fiadoni a testa che per tre fanno sei. Mangiamo con posate di plastica in vaschette di plastica. Non proprio il massimo e non corrisponde esattamente alle nostre attese. Le bollicine sono sostituite da una birra fredda consumata in un bar frequentato da una fauna molto particolare, e dopo avere bevuto un caff prendiamo la strada che porta al Del Duca di Ascoli Piceno.
La partita insidiosa. L TMAscoli ha conquistato quattro pareggi nelle ultime quattro partite e il Pescara non ha mai vinto in terra marchigiana. Nei primi minuti la partita in equilibrio con il Pescara che cerca con pi continuit la porta avversaria e comincia a guadagnare campo. Ma al 23 e al 32 l TMequilibrio viene interrotto da due gol della squadra di casa. Due gol irregolari perch entrambi segnati in evidente posizione di fuorigioco. La partita diventa nervosa e al fischio finale saranno cinque i cartellini gialli, tre per il Pescara e due per l TMAscoli, e un TMespulsione sempre ai danni della squadra adriatica. Alla fine del primo tempo s TMode forte, fortissimo, anche in terra marchigiana, il rumore dei nemici.
stato Jos Mourinho a coniare l TMespressione il rumore dei nemici, un allenatore che pi diverso e distante da Zeman non si pu. Cos lontano eppure cos vicino. Il portoghese stato l TMunico allenatore capace di interrompere, per i due anni che ha allenato l TMInter, il duopolio del calcio italiano. Ci era riuscito anche Roberto Mancini, a dire la verit, ma in condizioni climatiche altre. Lo Special One lo ha fatto in modo completamente diverso. Vincendo tutto quello che c TMera da vincere sul campo, grazie alla grande squadra allestita da Massimo Moratti, ma soprattutto stravincendo piumini moncler fuori dal campo. Indimenticabili le sue performance quando c TMera da difendersi da presunti torti arbitrali. In questo senso il gesto in cui mima le manette, si giocava Inter Sampdoria a Milano e la sua squadra pareggi in nove contro undici per la doppia espulsione di Samuel e Cordoba, destinato a restare tra le immagini indelebili del suo passaggio nel nostro campionato. Cos come la dichiarazione di fine agosto del 2009 all TMinizio della sua seconda stagione all TMInter, quella che lo avrebbe consacrato come uno dei pi grandi di sempre, l TManno del triplete : Una delle cose che mi piacciono veramente dell TMItalia il rumore dei nemici. Ho detto la mia opinione, come uomo libero in societ libera e subito arrivato il rumore dei nemici. Fantastico, una cosa che mi piace, una sfida che mi piace. Sono https://www.moncleroutlet-i.org supercarico per l TMinizio di campionato.
Il rumore dei nemici definisce bene ci che voleva trasmettere Jos Mourinho. L TMInter era ed la meno potente politicamente tra le squadre che vincono regolarmente il campionato italiano di calcio, certamente la pi isolata. Il portoghese attirando l TMattenzione mediatica su di se ha esercitato una forte pressione nei confronti di tutto l TMambiente distogliendo l TMattenzione dagli eventuali cali della sua squadra e, penso si possa dire senza ombra di dubbio, questo modo d TMintendere il suo ruolo abbia dato i frutti sperati.
Jos Mourinho non simpatico ai suoi colleghi, ancor meno ai giornalisti. un uomo che suscita invidia e gelosia nel moncler bambino saldi suo ambiente sia per i risultati sportivi che ottiene sia per l TMattenzione mediatica che riceve. spesso un uomo contro e comunque un uomo solo nel mondo del calcio.
Per ragioni diverse e spesso antitetiche anche Zdenk Zeman un uomo solo nel mondo del calcio. stato l TMunico a denunciare le anomalie dovute ad un uso indiscriminato di farmaci nel calcio italiano e nessuno dei suoi colleghi gli stato vicino, ma grazie soprattutto alle sue denunce che l TMItalia ha una legge contro il doping ( Disciplina della tutela sanitaria delle attivit sportive e della lotta contro il doping , approvata definitivamente dal Senato il 16 novembre 2000). Per quelle denunce non ha ricevuto un encomio o un premio ma ha pagato un prezzo altissimo: stato estromesso dal calcio che conta quando era al culmine della sua carriera, nel 1998 mentre allenava la Roma. Ha avuto la forza di resistere perch Zeman un hombre vertical e di rientrare nel grande calcio ricominciando dalla Lega Pro per moncler outlet approdare quest TManno in riva all TMAdriatico. Ma il palazzo sembra non gradire molto il suo ritorno. Gi lo scorso anno a Foggia con una squadra allestita con poco pi di diecimila euro e un pugno di ragazzini sfiora i play off che gli sfuggono per una serie di arbitraggi molto discutibili. moncler saldi Quest TManno la sua squadra, il Pescara, che gioca, a detta di tutti (da Arrigo Sacchi a Pep Guardiola), il miglior calcio non solo della Serie B, sta disputando un campionato strepitoso che la vede saldamente al secondo posto alle spalle del Torino e appaiata al Sassuolo nei confronti del quale in vantaggio negli scontri diretti. Giunti alla trentaduesima giornata e con piumini moncler outlet dieci partite da giocare fino al termine del campionato si pu, senza possibilit di essere smentiti, affermare che la sua moncler uomo squadra ha subito errori arbitrali che definire clamorosi, forse, un eufemismo.
Il boemo non urla. Al contrario di Jos Mourinho non parla proprio. Nel dopo partita di Ascoli Pescara, la sua societ rilascia una laconica dichiarazione: Finch non verranno rispettate le regole del calcio, mister Zeman non parler. Jos Mourinho e Zdenk Zeman cos vicini, cos lontani, appunto.
Nel frattempo la partita termina con l TMAscoli che batte il Pescara di Zeman per 3 0, con il terzo gol segnato allo scadere dei novanta minuti e che risulta essere anche regolare. Torniamo a casa contrariati ma non delusi. Sconfitti ma non battuti proprio come il Pescara di Zeman. Nel frattempo al rumore dei nemici si aggiunto in queste ore e mentre scrivo il rumore dei falsi amici e degli invidiosi. Verr un giorno, dice Fra Cristoforo interrotto e cacciato dal castello da Don Rodrigo, in cui risponderemo a tutto e a tutti con i numeri, perch alla fine l TMunica cosa che conta e anche l TMunico parametro oggettivo. Per il momento godiamoci il rumore assordante del silenzio del boemo e attendiamo che Zemanlandia torni a correre felice, spensierata e vincente su un campo di calcio, perch per noi, piumini moncler scontatissimi per noi zemaniani della prima ora intendo dire, l TMunica cosa che ci rende veramente felici. La versione salata tipica del periodo pasquale ed una sorta di piccola torta rustica ripiena di formaggi e uova. Si trova ormai nei forni e nelle gastronomie non solo abruzzesi. Le olive ascolane di queste ne riparliamo a fine campionato. Buon appetito a tutti.
Battendo le ali per la gioia di esser libero, Peter aveva abbandonato Nimikon, il suo prosaico moncler saldi uomo e deprimente paesello montano. Lass in troppi si chiamavano come lui Camenzind, lo scirocco soffiava forte e lui lo odiava, timidamente aveva scritto diverse piumini moncler saldi poesie, ma poi le aveva bruciate tutte per manifesta bruttezza.
Fuggito a Zurigo, aveva tenuto per diversi giorni gli occhi spalancati, fino a quando non aveva conosciuto il musicista Richard che gli aveva procurato un lavoro (recensore di romanzi per un quotidiano locale) ma soprattutto consigliato un ristorante dove si poteva cenare pagando in libri. Misteriosamente e al di l di ogni giustificazione fiscale, la cameriera appassionata lettrice accettava infatti quasi tutto tranne Fabio Volo, e offriva in cambio di pagine i piatti tipici della cucina svizzera: Fondue, Raclette, Kalbfilet, Schweinschnitzel e Meringue.
Nonostante questa fortuna, Peter trascorreva le notti a bere e a osservare con senso di colpa la natura, incapace di trasformare le stelle, i monti e i laghi che outlet moncler vedeva in Poesia, ricambiato da quest TMultima con la moneta del rimprovero. A toglierlo dall ci aveva pensato ancora l TMamico Richard: grazie ad un cospicuo assegno del padre l TMaveva invitato ad accompagnarlo un viaggio nell TMItalia settentrionale, meta che il Camenzind aveva sempre sognato.
A Milano erano saliti sul tetto del Duomo e osservandoli giudicare come dozzinali certi santi di pietra sulle guglie mi ero risentito, e invidiando pure l TMingenuit dei loro pochi anni (i miei di vent TManni prima) avevo aspettato solamente il momento opportuno per infilare le mani nelle loro valigette svizzere e derubarli dei rispettivi portafogli. Soldi in pugno, mi ero diretto con moncler outlet online shop rinnovato entusiasmo verso San Siro dove avevo acquistato con facilit un biglietto per Milan Roma.
Sulle prime, il Milan creava le occasioni migliori, ma allo scadere del primo tempo veniva beffato da una deviazione sottoporta di Osvaldo. Campionato riaperto? No, perch gi al nascere della ripresa la squadra di Allegri trovava il consueto rigore aggiusta partita (ottavo stagionale) che Zlatan Ibrahimovic trasformava di piattone: 1 1. La Roma accusava il colpo, Totti da ottima posizione provava un cucchiaio invece di tirare una sassata, Muntari tirava una sassata invece che provare un pallonetto e centrava la traversa (per fortuna di tutti la parte alta). Quando il pareggio pareva ai pi la soluzione pi congrua, Muntari a sorpresa lanciava quasi a campanile da met campo verso il centravanti in profondit. Heinze e Kjaer guardavano il pallone precipitare verso di loro, indecisi sul da farsi e sul reale valore letterario di Peter Camenzind :
Sai Gabriel, leggere il primo romanzo di Hesse mi ha emozionato
Non so Simon, ripassandolo a quindici anni di distanza, l TMho trovato troppo romantico e ingenuo. Sono stato costretto a saltare molte pagine. Eppure, devo ammetterlo, ho rimpianto quel giovane difensore che ero ai tempi della prima volta, pronto ad emozionarsi per ogni aspetto del creato
Intanto, Ibrahimovic ne approfittava per infilarsi fra i due, scavalcare il povero Stekelenburg con un colpo a palomba nemmeno troppo elegante ma preciso nel trasformarsi in assist per s medesimo, appoggiare di testa in rete resistendo al tentativo di sbilanciarlo del Kjaer combinaguai. Era il goal partita, probabilmente il goal scudetto.
Al fischio terminale dell TMarbitro, San Siro esplodeva in un urlo liberatorio che sembrava irradiarsi dal centro corporeo del gigantesco fuoriclasse svedese. Nel dopo partita, Zlatan sintetizzava il suo pensiero in determinanti brevi sentenze:
22 goal in 23 partite. Ho giocato un campionato pi che perfetto. Che cazzo guardi. Si deve cambiare qualcosa, non va bene che a un mese dalla fine ci siano cos tanti infortuni. Peter Camenzind non l TMho letto e vivo bene lo stesso. Hermann Hesse per quanto mi riguarda pu anche andare affanculo. Comunque se Peter Camenzind fosse nato nel quartiere da dove vengo io non si sarebbe mai fatto fregare il portafoglio.